Collistar: collezione Milano e prova trucco

Ieri avevo una mezz’ora di tempo libero tra l’uscita dal lavoro e l’appuntamento con un’amica per un aperitivo. Alla ricerca di un latte detergente, sono entrata alla Coin dove una giovane donna dello stand Collistar mi chiede “Ciao, posso truccarti?”

E chi sono io per rifiutare?

In fondo il tempo non mi manca, la curiosità di provare nuovi prodotti nemmeno, ed è sempre interessante farsi truccare da chi lo fa per lavoro. Accetto senza esitazioni.

Mi siedo sulla poltroncina, e dopo avermi applicato la base (Fondotinta+Primer 2 in 1, Correttore effetto lifting e cipria non so quale), comincia a tessere le lodi degli ombretti della nuova collezione Milano: effettivamente i tre colori (Argilla, Verde-blu e Vinaccia) sono molto originali, ma forse metterli tutti e tre insieme è un pochino esagerato…

Inizia applicando il Vinaccia nella piega palpebrale: il colore è bello e intenso, l’ombretto è pigmentato ma l’applicazione non è uniforme, si sfuma male. Prosegue con il Verde-blu su quasi tutta la palpebra, lasciando scoperto l’angolo interno dell’occhio, quello dal lato del naso. l’ombretto Argilla non ho ben capito dove fosse, perchè non si vedeva; forse l’ha usato per sfumare il vinaccia. sotto l’occhio ha aggiunto la matita professionale occhi nel colore Turchese glitter, tanto per dare una botta di colore… Nella rima un filo di matita nera. Il mascara design ha completato l’opera.

Proseguendo sul resto del viso, mi ha sfumato sulle guance un improbabile rosa acceso, che non solo cozzava con la mia carnagione olivastra perchè era di una tonalità fredda, ma era anche applicato in quantità a dir poco generosa.

Per concludere, ha applicato con liberalità il nuovo rossetto tattoo, credo nel colore Sangria. Me l’ha dato persino sui denti, ovviamente uscendo fuori dal bordo naturale delle labbra per renderle più voluminose. Ma chi gliel’ha detto che non mi piacciono così? Ha messo prima il lato liquido (che è molto acquoso) e sopra ha applicato il rossetto, fortemente perlato, e la matita contorno labbra. L’effetto era un po’ troppo scuro per i miei gusti, visti anche i colori forti usati sul resto del viso, e me lo sono fatta alleggerire un po’.

Risultato? Un clown sotto acido. Tra gli occhi blu-melanzana, le guance rosa Heidi e la bocca prugna, non sapevo cosa fosse peggio. La mia amica mi ha trovato intenta a togliere chili di fard dal viso, però ha detto che gli occhi erano ben truccati (anche lì avevo un po’ sfumato i colori che erano troppo netti e poco amalgamati). il rossetto “tattoo” non ha resistito ad un bicchiere di prosecco, ed è scomparso nel giro di poco. La matita invece, messa solo agli angoli della bocca (ma perchè?) è rimasta a farmi compagnia fino a che mi sono struccata.

Decisamente non sono soddisfatta. Un po’ a causa dell’applicazione non perfetta, ma soprattutto per l’uso indiscriminato di tutti i prodotti nuovi, solo per pubblicizzarli. Trovo poco intelligente cazzuolarmi la faccia di cose inutili, che forse se messe con un minimo di criterio risalterebbero molto di più! Io per esempio ero molto tentata dall’ombretto vinaccia, e l’avrei anche comprato se me l’avessero mostrato con un abbinamento più portabile… Per quanto io ami i trucchi colorati, persino vistosi, non ho proprio voglia di andare in giro conciata come un pagliaccio.

Inutile dire che non ho acquistato nulla. Collistar rimane per me una buona marca, con prezzi accessibili e prodotti di qualità, ma non ho apprezzato la prova trucco. Che peccato!

–malvidia

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